In questa pagina abbiamo indicato a grandi linee il percorso e le attività della rete Floss Liguria cominciate alla fine del 2010. Di seguito trovate l’indice dei contenuti:
Gruppo di lavoro per la redazione di una legge regionale sul software libero
Dal mese di novembre 2010 si sta avviando un percorso che porterà alla presentazione di una legge regionale in materia di pluralismo informatico, sull’adozione e la diffusione del software libero. Il progetto prevede il coinvolgimento delle realtà che lavorano sul territorio per promuovere il software libero e la redazione collettiva della proposta di legge con associazioni e individui che si occupano del tema. A breve verrà inserito lo schema della proposta di legge regionale a partire dal lavoro del Floss Marche.
Dopo una disponibilità iniziale a promuovere la presentazione della proposta di legge regionale da parte del consigliere Matteo Rossi è stato deciso di inserire il percorso della legge nell’ambito della rete dell’altra economia nel cui manifesto presentato in occasione delle ultime elezioni regionali vi è il sostegno al software libero.
Il Gruppo di lavoro ligure è in contatto con il progetto nazionale nato durante l’ultima conferenza italiana sul software libero (Cagliari, giugno 2010) su proposta di Vincenzo Bruno che e’ all’opera su una proposta di Legge Regionale Sul Software Libero in Calabria. Il progetto nazionale ha un [wiki][1] a cui fare riferimento.
Dal mese di aprile 2012 il wiki del progetto è stato trasferito sul dominio [softwareliberoliguria dot org][2].
Modalità di adesione
Chi è interessato a partecipare al gruppo di lavoro può scrivere a info at softwareliberoliguria dot org o chiamare il 347.0359693 dopo le 17 e 30.
Incontri e resoconti
2010
La prima riunione del gruppo di lavoro ligure si è tenuta a Genova, giovedì 25 novembre 2010, presso la Passeggiata Libro Caffè. Il resoconto della riunione del 25 novembre 2010.
2011
Il resoconto dell’incontro dell’8 febbraio 2011 con il consigliere regionale Matteo Rossi.
L’aggiornamento al 1 agosto 2011.
Ripresa dei lavori novembre 2011 e incontro con Deborah Lucchetti, rete Altreconomia, sul percorso regionale della legge sul software libero -> lunedì 5 dicembre 2011, ore 17 in Via San Luca, 12/38.
Riunione del gruppo per definire linee guida a breve, medio e lungo termine giovedì 22 dicembre 2011.
2012
Riunione del 12 aprile 2012 alle ore 18 a Palazzo Tursi. Leggi il resoconto.
Campagna CaroCandidato.it
Elezioni amministrative Genova 2012 -> Le adesioni al patto per il software libero. Scopri in quali programmi elettorali si parla di software libero e open source.
Finita la prima fase. Leggi il comunicato stampa di Floss Liguria sulla campagna del 3 maggio 2012: “Patto per il software libero: oltre 60 adesioni da tredici liste e da 8 candidati sindaco: De Martini, Doria, Kaabour, Musso, Putti, Rixi, Sanguineti e Viscardi”.
Floss Liguria ha inviato una Carta di impegni per il software libero e per formati e dati aperti [[3]] ai due candidati Sindaco chiedendo loro di sottoscriverla. Entrambi i candidati hanno risposto alla richiesta dichiarando la loro disponibilità, dopo il ballottaggio, ad un approfondimento puntuale delle proposte indicate nella Carta. Il comunicato stampa [[4]] del 18 maggio con le dichiarazioni di Doria e Musso sulla Carta di impegni per il software libero.
Comunicato del 21 maggio – post ballottaggio. Marco Doria: il primo sindaco di Genova sostenitore del software libero. Nove consiglieri su quaranta hanno sottoscritto il patto per il software libero. [[5]]
Proposta di legge regionale
Leggi regionali già approvate e delibere attuative
- Toscana – 2003
Il 21 gennaio 2003 all’interno della Legge Regionale su Promozione dell’Amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale. Disciplina della “Rete telematica regionale Toscana” è stato introdotto fra i criteri guida l’utilizzazione di standard aperti e l’utilizzo preferenziale di software a sorgente aperto.
- Toscana – 2009
Legge Regionale n. 54 del 5 ottobre 2009 “Istituzione del sistema informativo e del sistema statistico regionale. Misure per il coordinamento delle infrastrutture e dei servizi per lo sviluppo della società dell’informazione e della conoscenza”, all’articolo 26, “Programmi informatici a codice sorgente aperto e formati liberi”, sostiene e suggerisce l’utilizzo, agli Enti locali toscani, del software a codice sorgente aperto in quanto “in grado di assicurare la libertà di accesso, l’interoperabilità tra le applicazioni e i servizi, l’uso e lo sviluppo delle tecnologie, il pluralismo e la crescita della competitività nell’offerta dei prodotti informatici”.
[Testo pdf] [6]
Linee guida per l’attivazione del protocollo interoperabile e primi cenni sulla gestione documentale A cura di: gdl RTRT “Protocollo informatico e gestione documentale”, coordinamento Regione Toscana – PO Archivi e sistema documentale del 24 ottobre 2008.
[Testo][7]
- Umbria – 2006
Secondo la Legge Regionale n. 11 del 25 luglio 2006, Norme in materia di pluralismo informatico sulla adozione e la diffusione del software a sorgente aperto e sulla portabilità dei documenti informatici nell’amministrazione regionale, gli uffici pubblici della Regione Umbria devono adottare software libero per produrre documenti e servizi, in modo tale da garantirne un accesso senza ostacoli da parte dei cittadini.
[Testo in pdf] [8]
- Veneto – 2008
Il 14 novembre 2008 Il consiglio regionale del Veneto ha approvato la legge regionale n. 19 Norme in materia di pluralismo informatico, diffusione del riuso e adozione di formati per documenti digitali aperti e standard nella società dell’informazione del Veneto[5].
[Link][9]
- Piemonte – 2009
Il consiglio regionale del Piemonte ha approvato la legge regionale n. 9 del 26 marzo 2009 Norme in materia di pluralismo informatico, sull’adozione e la diffusione del software libero e sulla portabilità dei documenti informatici nella pubblica amministrazione.
[Link][10]
Norme attuative della Legge Regionale 26 marzo 2009 n. 9 “Norme in materia di pluralismo informatico, sull’adozione e la diffusione del software libero e sulla portabilita’ dei documenti informatici nella P.A.”.
Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2009, n. 8-12657 – Regione Piemonte – Bollettino Ufficiale N. 51 del 24/12/09
[Testo in pdf][11]
Riassunto della risposta dell’assessore Giordano all’interrogazione della consigliera Cerutti sull’applicazione della Legge Regionale sul software libero
[Testo][12]
- Puglia – 2010
Schema di Legge (DDL) sulle “Norme in materia di pluralismo informatico, nell’adozione e la diffusione del Free Libre Open Source Software e Open Hardware e nella portabilità dei documenti nella Pubblica Amministrazione Regionale e Locale”
[Testo][13]
- Puglia – 2011
Disegno di Legge del 15/06/2011 sulle “Norme sul Software Libero, accessibilità di dati e documenti ed hardware documentato”
[Testo in pdf] [14]
Leggi nazionali di riferimento
- Codice Amministrazione Digitale.Capo VI – Sviluppo, acquisizione e riuso di sistemi informatici nelle pubbliche amministrazioniArt.68 Analisi comparativa delle soluzioni. (come modificato il 7 dicembre 2012)
- Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 – Codice dell’amministrazione digitale – GU n. 112 del 16-5-2005 -Suppl. Ordinario n. 93 – Di particolare interesse il capo VI – SVILUPPO, ACQUISIZIONE E RIUSO DI SISTEMI INFORMATICI NELLE PUBBLICHE AMINISTRAZIONI – artt. 67 -:- 70 (aggiornamento al D.Lgsl. 32-2010)[15]
- Progetto di legge S. 1188 d’iniziativa del senatore Fiorello Cortiana, presentato il 26 febbraio 2002.[16]
Legislazione comuni e province sul software libero
- Provincia autonoma di Trento
Disegno di legge Norme in materia di adozione del software libero e open source, dei formati di dati aperti e dei diritti digitali del cittadino [17]
Sui formati documentali aperti e standard
- Definizione di open standard della European Interoperability Framework (EIF)[18]
- Formati e standard aperti, Mauro Barattin, presentazione al Linux Day 2010[19]
- Formati aperti per la Pubblica Amministrazione: opportunità e rischi di Flavia Marzano [20]
- La produzione dei documenti informatici: requisiti dei formati elettronici di Stefano Allegrezza, Università di Macerata, 8.5.2009 [21]
Enti Statali
- CNIPA[22]
- DigitPA[23]
Enti Regionali
- O.P.P.I.C. Puglia[24]
- FLOSS Piemonte[25]
Altri Enti
- Istituto Majorana di Gela[26]
- EOLE European Opensource & Free Software LAw Event[27]
Attori che promuovono il software libero in Liguria
- ALID Genova
- LugGe Genova e provincia (non più attivo dal 5 aprile 2011)
- Op3n_L4b Genova Facoltà di Ingegneria
- TLug-TSL Rapallo
- SLIMP Imperia e provincia
- Govonis GNU/LUG Provincia di Savona
- SavonaLug Savona
- Software libero Liguria
Esempi di migrazione al software libero in Italia
Emilia Romagna
- Comune di Modena (NetGarage)[28]
- Comune di Bologna -> migrazione a OpenOffice.org di 3600 pc [29]
Piemonte
- l’infrastruttura web della Provincia di Torino (Linux, server web, portal server ACS), il servizio di posta elettronica per il portale di servizi telematici di Torinofacile (Linux, server di posta Postfix, interfaccia web IMP e directory server OpenLDAP) e la realizzazione
dell’architettura Web Farm (Linux, server web Apache, servlet-container Tomcat).
Toscana
- Comune di Capannori [30]
Trentino alto adige
- Provincia Autonoma di Bolzano (FUSS)[31]
- Comune di Rovereto[32]
Esempi di migrazione al software libero in Liguria
- Ente Ospedaliero Ospedali Galliera di Genova[33]
- Progetto scuola ALID in una decina di scuole elementari
Esempi di migrazione al software libero in Europa e nel mondo
Francia
- Nel 2004 il Ministero della Difesa francese ha dato inizio alla migrazione dei propri sistemi verso soluzioni Linux-based.
- Nel 2005 la Gendarmerie Nationale è passata con successo all’utilizzo di OpenOffice e successivamente di Mozilla Firefox e Thunderbird, annunciando la progressiva migrazione a Linux delle proprie workstation entro il 2013. (2009 articolo OneOpenSource)[34]
- Nel settembre 2006 la Corte di Cassazione francese ha inoltre reso pubblico il proprio nuovo sito web realizzato con soluzioni Linux e OS36.
Germania
- Nel 2004 il Comune di Monaco di Baviera e nel 2005 la Deutsche Bahn, la società che gestisce la
rete ferroviaria tedesca, hanno dato avvio ad un processo di migrazione verso soluzioni Linux che prevede il passaggio della piattaforma tecnologica dal software proprietario alle distribuzioni Linux di Red Hat e Novell
Spagna
- Il governo regionale dell’Estremadura ha inoltre sviluppato LinEx, una distribuzione GNU/Linux basata su Debian, modificata in funzione delle esigenze regionali e realizzata grazie al sostegno di fondi europei. LinEx è nata con l’intento di essere utilizzata in tutte le scuole ed istituzioni pubbliche della regione ed è stata inoltre promossa per l’uso domestico. A partire dal 2004 la Città di Barcellona e l’osservatorio tecnologico TecnoCampusMatarò sono inoltre impegnate nel progetto Càtix, una distribuzione GNU/Linux live-cd basata su Debian provvista del supporto linguistico catalano.
- Nel maggio del 2005 inoltre la Città di Barcellona ha iniziato la migrazione dei propri sistemi desktop verso soluzioni OS (SUSE Linux) tramite il varo di due progetti pilota nei centri cittadini di Les Basses e El Sortidor.
Danimarca
Il 20 Giugno 2003 il Ministero danese per la scienza, la tecnologia e l’innovazione ha pubblicato un documento per la strategia del software. In accordo con questo, il principale obiettivo è di potenziare la competitività, la qualità dei servizi e la coerenza delle soluzioni software pubbliche sulla base dei seguenti principi: “ottenere il massimo beneficio dall’investimento valutandolo in termini di tipo di software, competitività, indipendenza e libertà di scelta, interoperabilità e flessibilità, sviluppo e innovazione”
Fonte: [35]
Il documento strategico sopramenzionato segue una esauriente analisi del free e opensource software svolta dall’Ufficio danese della tecnologiae pubblicata in Ottobre 2002. Essa enfatizza il fatto che la maggior competizione apportata dall’ooss porta anche maggior libertà di scelta, interoperatibilità e maggior valore economico. Come si legge nel sito ufficiale “il report dimostra che l’uso del software ooss può potenzialmente determinare un maggior risparmio da parte delle pubbliche amministrazioni”
Il report completo è disponibile in inglese (link a documento pdf) [36]
Paesi Bassi
Diverse attività sono state avviate in merito al software ooss con gli obiettivi di indagare le possibilità di ridurre la dipendenza da fornitori esterni di software, di migliorare la qualità dei sistemi informatici governativi, di ridurre i costi e migliorare lo scambio di dati tra differenti distretti governativi. L’Istituto per l’Informazione e le Tecnologie della Comunicazione (ICTU) ha messo a punto un programma specifico dedicato agli open standards e al software open source nel governo.
Fonti: [www.ictu.nl] e [www.ososs.nl]. Una breve descrizione (in Inglese) all’indirizzo [37]. Una analisi degli “obiettivi, ambizioni e attività” del programma può essere scaricata all’indirizzo [38].
Regno Unito
Il 15 Luglio 2002 un documento intitolato “Open source software – uso nel governo del Regno Unito” è stato pubblicato dall’ufficio dell’e-Envoy (Ufficio governativo per il commercio – UK). In esso si dice che “l’OSS è un inizio di un cambiamento fondamentale… e non una grossa bolla che esploderà, il governo centrale dovrebbe essere consapevole di questo fatto”. L’OSS deve essere considerato alla pari del software proprietario e i contratti saranno valutati sulla base del rapporto costi/benefici.
Fonti: [39] (il documento con le indicazioni). Un comunicato stampa ufficiale da parte dell’Ufficio dell’e-Envoy in cui si spiegano le indicazioni può essere visionato al seguente indirizzo:http://www.e-envoy.gov.uk/MediaCentre/PressReleases/fs/en?CONTENT_ID=4000111&chk=iYOURR.
Monaco (Germania)
La città di Monaco rappresenta forse uno dei casi più eclatanti e di maggiori dimensioni di migrazione di applicazioni desktop verso Linux. La città ha dichiarato l’intenzione di installare Linux su 14000 pc pubblici. Il fatto è stato visto spesso come un autentico evento epocale nell’adozione del software ooss nella pubblica amministrazione ed è stato ampiamente riportato dalla stampa. In ogni caso, attualmente non è ancora stato completato.
Fonti: http://www.muenchen.de/aktuell/muenchen_linux.htm sito ufficiale in tedesco
Parlamento tedesco
Il parlamento tedesco esamina la possibilità di usare Linux su alcuni pc della loro infrastruttura (specialmente sui server). Una breve descrizione ufficiale può essere visionata al seguente indirizzo (in tedesco)
Fonte: [40]
Extremadura (Spagna)
L’Extremadura è una regione del Sud Ovest della Spagna. Essa ha fatto numerosi sforzi per potenziare il settore dell’Information and Communication Technology e ha sviluppato un progetto strategico fondato sui princìpi della connettività e dell’alfabetizzazione informatica di ogni cittadino. E’ stata sviluppata una versione adattata di GNU/Linux denominata GNU/Linex per l’installazione nelle scuole in cui vi è un rapporto di un computer ogni due studenti e per la diffusione a costo zero presso le piccole e medie imprese e le pubbliche amministrazioni.
Fonti http://www.linex.org la pagina web del progetto (in spagnolo) e http://www.linex.org/linex2/linex/ingles/index_ing.html per una descrizione in inglese.
Svezia
L’agenzia svedese della pubblica amministrazione ha condotto recentemente uno studio di fattibilità riguardante il software libero e ooss. Come riportato nello studio “l’open source in molti casi è equivalente – o anche meglio – dei prodotti commerciali”. Di conseguenza “l’acquisizione di software dovrebbe valutare sia il software opensource che le soluzioni commerciali per migliorare la competitività sul mercato”
Fonti la home page [41]. In inglese all’indirizzo [42]. Lo studio è disponibile in inglese in pdf all’indirizzo: [43]. Un comunicato stampa ufficiale sullo studio [44].
Finlandia
In un rapporto sulla “conformità della suite OpenOffice.org e del sistema operativo Linux come standard di workstation della città di Turku” si conclude che “in altre parole il passaggio a OpenOffice.org entro il 2003 è consigliato. Nel lungo periodo lo scopo è quello di passare al sistema operativo Linux”
Fonte: [45] (rapporto in formato rtf)
Islanda
2012. Un recente annuncio del Governo Islandese dichiara l’intenzione di far migrare tutta la pubblica amministrazione verso il software libero. Fin dal 2007 l’Islanda ha definito le proprie policy per l’adozione di software libero, in particolare segnalando fin d’allora che, nell’acquisizione del software, la PA deve considerare non solo soluzioni proprietarie ma anche basate su licenze libere.
Fonte: [46] Documento policy : [47]
Kerala – IT@School is a project of Department of General Education, Government of Kerala
IT@School is a project of Department of General Education, Government of Kerala, setup in 2001, to foster the IT education in schools and which on a longer term would facilitate ICT enabled education in the state. The Project is now been implemented from 5th to 12th Standards in the state covering as many as 8000 schools
Fonte: [48]
Stati Uniti d’America – Dipartimento della difesa USA (DoD)
L’azienda MITRE ha condotto uno studio per determinare “Quali applicazioni F/OSS e come vengono usate nel DoD. Implicazioni sulla sicurezza e sull’affidabilità dell’uso del F/OSS e l’impatto delle licenze F/OSS sul software proprietario”. Lo studio è stato sponsorizzato da DISA (Agenzia dei sistemi informatici della difesa) e fu pubblicato per la prima volta il 28 Dicembre 2002. La conclusione principale fu che “il software F/OSS gioca un ruolo più critico nel DoD di quanto si pensi comunemente. Le applicazioni FOSS sono più importanti in 4 grandi aree: infrastrutture di supporto, sviluppo del software, sicurezza, ricerca. Un risultato inatteso fu la scoperta del grado di dipendenza della Sicurezza dall’uso del FOSS”
Fonti: l’intero report on line [49]. Una sua breve presentazione [50].
Stati Uniti d’America – PITAC Report, USA (rivedere)
Uno dei primi e interessantissimi esempi (Settembre 2000) di indicazioni agevolatrici del oss viene dal Comitato Consultivo del Presidente sull’Information Technology (PITAC) degli USA. Il titolo “Sviluppare l’ooss per il progresso del calcolo computazionale avanzato” suggerisce di adottare un metodo di ingenieria del software del tipo ooss per lo sviluppo del calcolo computazionale avanzato. L’importanza risiede sia nell’argomento (il calcolo computazionale di alto livello rappresenta il settore più avanzato della moderna scienza computazionale) e anche nel fatto che alcuni dei membri del comitato sono alcuni dei maggiori leader universitari e industriali del settore.
Fonte [51]
NASA
Con il titolo “Sviluppare una opzione open source per il software NASA” un report interno della NASA esamina il software ooss e suggerisce la sua adozione come software di tecnica ingegneristica. Il documento, che ha valore preliminare spiega e motiva le ragioni di questa raccomandazione, inoltre esamina le varie licenze ooss alla ricerca della più adatta.
Fonte: l’articolo scritto da Patrick J Moran è pubblicato sotto l’egida del Centro ricerche NASA di Ames. Vedi. http://www.nas.nasa.gov/Research/Reports/Techreports/2003/nas-03-009-abstract.html Dipartimento per il trasporto dello stato di Washington (WSODT)
L’ufficio “genio e strutture” all’interno del WSODT che sviluppa strumenti software per l’ingegneria civile ha scelto un modello di sviluppo Open source. Per maggiori informazioni visita il sito web.
Fonti: http://www.wsdot.wa.gov/eesc/bridge/alternateroute/about.htm
L’Ufficio per le risorse aeree della california (ARB)
Sulle pagine del sito web si legge che “l’ ufficio per le risorse aeree della California (ARB) ha un interesse specifico [nell’uso di software open source] e l’ARB attraverso il suo sito raccoglierà e disseminerà informazioni relative alla installazione, test ed uso di software ooss”
Fonte: [52]
Brasile
Visto in Brasile (Istituto Nazionale per l’Information Technology, Repubblica del Brasile. Settore per l’implementazione tecnica del free software – Piano strategico 2003-2004)
Fonte [53] (sito ufficiale in portoghese)
Sud Africa
“Uso di software ooss nel governo del sud africa” una proposta strategica formulata dall’Consiglio degli Uffici gonvernativi per l’Information Technology. Il documento espone il FOSS e propone un set consistente di indicazioni e raccomandazioni del governo sud africano.
Fonte: [54]
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